Rossella


Rossella - BN - NA - 25 anni - www.myspace.com/ross824d

Eccoci di nuovo a Rossella. Quest'opera è stata esposta alla prima esposizione dell'associazione A.R.T. ed ora è in mio possesso per gentile concessione ;)
In ogni opera di Rossella si sente in partenza che c'è qualcosa di profondo, e si sa da principio che l'unico modo di scoprirne gli anfratti è l'analisi attenta e dettagliata. Opere, le sue, composte da esigui elementi, ma ognuno dei quali forte della propria importanza. Prendiamo subito a parlare dell'opera ad oggetto. Un forte albero, che impegna più della metà della tela, la fa da protagonista. Intorno ad esso un'aura di luce che si perde nell'abissale nero dello sfondo. Tra luce e tenebra dondola una palla d'una circonferenza perfetta, sorretta ad un filo evidentemente ondulante e principale ispiratore dell'idea del movimento. Parto subito con la mia analisi. Alla base dell'albero, lì dove sappiamo impiantate le radici, è l'atto della nascita. La natalità, principio della vita, evolve dunque in crescita, in progresso, in sviluppo, in forte giovinezza confermata dalla vitalità del tronco, robusto, fresco, giovane, audace. E' però da qui che si dirama l'anzianità e dunque la perdita di vigore. Le diramazioni quasi rensicchite rendono perfettamente l'idea della maturità, dello scorrere della vita, e ne demarcano il percorso. Intorno a quest'essere vivente v'è l'aura di luce che come nient'altro può rappresentar la vita, e così distante ad essa troviamo l'eterna rivale, la morte, raffigurata in quel fitto buio. Appeso ai rami rensicchiti della vecchiaia è invece il succitato metronomo, il pendolo che oscillando dondola di continuo tra la vita e la morte.
Niente di più affascinante che possa descrivere il processo della vita umana, niente di più affascinante che possa renderne la fragilità. Amo quest'opera.

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